Tanto sapore, pochissimo sale: fantascienza o bellissima realtà?

Diminuisci il sale usando le spezie.

Questo il secondo dei Buonissimi 7, i principi che ho elaborato per mantenere i risultati raggiunti con una sana alimentazione.

Sì lo so: ci sono tanti benefici ma senza sale il cibo perde sapore.

D’altronde, il problema più grande con le diete è proprio questo: piatti insipidi e sciapi, che non sanno di nulla.

Questa era anche una mia convinzione fino a poco tempo fa.

Davvero.

Io inorridivo, col viso anche un po’ schifato, davanti a chi mi diceva che mangiava la pasta senza sale.

Poi è successo qualcosa. Una sera ho deciso di cimentarmi in un piatto di pollo alla messicana. Ero intenta a seguire la ricetta nei minimi particolari, seguendo passo passo tutti i punti. Sono arrivata tutta contenta a fine cottura, tra un assaggio e l’altro, soddisfatta del risultato raggiunto. Mi sono goduta quel mio primo piatto messicano, ed ero così contenta che ho chiamato una mia amica per condividere questo risultato.

Quando le ho descritto i passaggi mi sono resa conto…di non aver usato il sale!

E il mio piatto era tutto, tranne che insipido, te lo assicuro.

Quello è stato il momento in cui ho realizzato che il gusto si può ottenere anche con altri ingredienti.

Quello è stato il momento in cui ho scoperto il potere delle spezie.

Da quella sera sono passati quasi 8 anni, e da allora ho sempre provato nuove spezie e nuove combinazioni, tanti amici sono venuti a cena da me, nessuno si è mai accorto della quasi completa mancanza di sale nei miei piatti.

Certo, non ho eliminato il sale dalla mia cucina dall’oggi al domani; ho anche fatto diversi esperimenti prima di trovare i giusti equilibri con le spezie (quanti piatti troppo pungenti, troppo piccanti o troppo agri ho mandato giù!!).

Ma di sicuro non c’è voluto tanto tempo e sicuramente ne valsa la pena: praticamente risolto il problema della ritenzione idrica e ridotta di parecchio la pelle a buccia d’arancia.

Interessante risultato, non trovi?

Voglio subito tranquillizzarti su una cosa: in questo articolo non rivoluzionerò i tuoi gusti.

Più semplicemente ti presenterò alcune spezie e loro combinazioni più efficaci, che potrai inserire subito nei tuoi piatti, senza stravolgere le abitudini del tuo palato. Solo un cambiamento graduale, infatti, porta a risultati duraturi.

Esistono tantissime varietà di spezie, ma possiamo individuare due efficaci tratti in comune: aiutano a ridurre il sale e altri condimenti grassi; e stimolano il metabolismo.

Ecco per te 4 abbinamenti facili da trovare in commercio e semplici da usare in cucina.

1.Curcuma e Pepe NeroLa coppia d’oro che stimola il metabolismo, attiva gli enzimi che trasformano il grasso in energia, e tiene a bada gli zuccheri.

In particolare, la curcuma stimola l’organismo a liberare i grassi accumulati come riserva, e a consumarli per produrre energia. Inoltre favorisce la produzione della bile, aiutando il fegato a metabolizzare i grassi ingeriti. (ATTENZIONE: per questa sua caratteristica, la curcuma va usata con attenzione da chi ha problemi epatici o alla colecisti).

Inoltre, la curcumina – il suo principio attivo – protegge le cellule dallo stress ossidativo e aiuta a ridurre l’assorbimento degli zuccheri, limitando i picchi glicemici.

Il pepe nero, dal canto suo, è efficace sia per aumentare il corretto assorbimento delle vitamine e dei minerali, sia per bruciare più calorie, grazie al ruolo che svolge nella stimolazione della termogenesi.

Usate insieme, queste spezie si rinforzano a vicenda, amplificando i loro benefici effetti; è sufficiente una spolverata di pepe nero rispetto a un cucchiaino di curcuma.

In cucina: il calore è nemico dei loro principi attivi, quindi è meglio aggiungere queste due spezie a fine cottura. Io le uso regolarmente per insaporire il riso o la pasta (stemperando la curcuma in un po’d’acqua tiepida) e il passato di verdure; ottimi anche nella vinagrette per condire l’insalata, le carni bianche e il pesce azzurro.

2.Cumino e Cardamomo – la coppia che contrasta le fermentazioni intestinali.

Sono le spezie che proteggono più efficacemente l’intestino, proteggendolo dalle fermentazioni e dalle infiammazioni.

Entrambe hanno ottime proprietà digestive: aiutano il metabolismo dei grassi, riducono le tensioni addominali, combattono il meteorismo, e contrastano la sindrome da colon irritabile (il cumino soprattutto).

In cucina: i semi di cumino, leggermente tostati, sono ottimi per accompagnare piatti in umido e in generale piatti di carne. Possono essere aggiunti anche ai cereali nelle insalate fredde (orzo, farro, riso). Le bacche di cardamomo, dal sapore fresco e pungente, sono perfette con il riso, le carni bianche, e le verdure. Insieme sono fantastici con ceci, fagioli e soprattutto con le lenticchie (vanno aggiunti durante la cottura): oltre a dare sapore riducono tutti gli “effetti collaterali” dei legumi, come il meteorismo e la tensione addominale.

3. Chiodi di garofano e Noce moscata – gli specialisti della depurazione.

Accomunati dall’aroma dolce e pungente, queste due spezie hanno efficaci proprietà detossinanti grazie all’eugenolo, il principio attivo che aiuta il buon funzionamento di fegato e reni. In questo modo migliora il metabolismo dei nutrienti e si riducono i gonfiori.

In cucina: entrambi vanno usati con parsimonia, altrimenti coprono i sapori invece di valorizzarli. Particolare attenzione con la noce moscata, che in dosi eccessive (superiori a 5 grammi) può portare febbre e nausea. Per questo è meglio acquistarli interi. I chiodi di garofano sono ottimi con gli arrosti e con alcune verdure dolci, come carote, zucchine e cipolle. La noce moscata è perfetta con le verdure stufate e con il purè; interessante il risultato che puoi ottenere sulla frutta cotta. Ricordati di grattugiarla al momento dell’uso, per evitare dosi eccessive e preservarne l’aroma.

4. Peperoncino e zenzero – gli aromi che spengono le infiammazioni.

Accomunati dalla nota piccante, più delicata nello zenzero, più pungente nel peperoncino, queste spezie fanno bene non solo per la loro potente azione antinfiammatoria, paragonabile a quella dei farmaci.

Entrambi, infatti, sono termogenici: per essere assimilati richiedono un dispendio di energia che innalza il metabolismo basale. Inoltre, il peperoncino aumenta l’afflusso di sangue nei tessuti indeboliti e infiltrati dal grasso, ossigenando le cellule adipose e migliorando la circolazione: le gambe sono più leggere e si riduce il senso di stanchezza.

In cucina: possono essere utilizzati sia freschi che secchi, interi o in polvere (in questo caso il loro effetto è amplificato). Una spolverata di zenzero è ottima sulle vellutate, di carote e zucca in particolare, o sulle carni bianche. Il peperoncino si sposa bene con i condimenti (io lo uso nel sugo di pomodoro e a volte lo aggiungo alla vinagrette per condire le insalate). Attenzione alle dosi: troppo zenzero e troppo peperoncino rendono i piatti quasi immangiabili.

Ora tocca a te: inizia oggi stesso a usare un pizzico di sale in meno e un pizzico di spezie in più.

Abituati piano piano a nuovi sapori. Sperimenta nuove ricette, e se ti fa piacere condividile con noi.

Sarà un piacere inserirle nel nostro ricettario!

Published by

Simona Alamia - Incaricato Swych 4253539 - Insegnante Ado-UISP di Tai Chi Chuan e Qi Gong

La vita è fatta di quotidiane azioni consapevoli e concrete, non di belle teorie. Benessere significa vivere bene ogni giorno con piacere ed energia.

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