Le combinazioni alimentari che aiutano l'intestino

Come recita il terzo principio dei Buonissimi 7, scambiando l’ordine dei fattori il prodotto cambia. E parecchio anche.

Come ti ho mostrato nell’articolo dedicato (se te lo sei perso https://cipiacestarebene.com/2020/01/27/scambiando-lordine-dei-fattori-il-prodotto-cambia/) gonfiore addominale, pesantezza, fermentazione sono tutte conseguenze di un’attività intestinale irregolare, causata non da cibi sbagliati, bensì dal loro infelice abbinamento.

Oggi voglio mostrarti tre combinazioni particolarmente adatte a recuperare e soprattutto mantenere la regolarità intestinale. Ancora una volta non si tratta di cibi esotici e abbinamenti fantasiosi e azzardati, bensì di alimenti che fanno già parte della tua alimentazione, e che devi solo usare con un pizzico di consapevolezza in più.

Verdure crude prima dei pasti

1. Verdure crude prima dei pasti. Consumate a inizio pasto, le verdure crude aumentano la flora batterica, introducono fibre preziose per l’assimilazione dei nutrienti e la riduzione degli zuccheri, in pratica servono a “smuovere la situazione” intestinale.

Nello specifico, prima dei carboidrati le verdure più indicate sono sedano e finocchi, un vero e proprio matrimonio perfetto. Prima delle proteine, carne, pesce o legumi, la coppia migliore è formata da carote e pomodori.

Ti rimando al primo principio dei Buonissimi 7 per una panoramica completa su questo argomento https://cipiacestarebene.com/2020/01/17/ce-li-hai-57-secondi/

Verdure cotte

2. Verdure cotte a fine pasto. Sono indispensabili per la loro azione depurativa e lassativa, quindi non devono mai mancare per attivare l’intestino, specialmente se già soffri di stitichezza. Le più adatte sono spinaci, broccoli, melanzane grigliate (no: la parmigiana no), cavolfiori, carciofi, fagiolini. NON tutte insieme.

Frutta secca

3. Frutta secca con verdure o cereali integrali. La frutta secca è un lassativo naturale, e non può mancare in un’alimentazione anti stipsi. Si abbina benissimo con i carboidrati (pasta con le noci), con le verdure (spinaci e pistacchi tritati), e con la frutta di stagione.

Infine, ecco qualche suggerimento per spuntini e merende.

Una piccola macedonia di prugne e mele insieme a una manciata di nocciole, è un’ottima fonte di fibre e sostanze lassative.

Ottimo spezza fame è un ricco centrifugato di frutta e/o verdura utili all’intestino. I miei preferiti sono a base di mela verde, carote e zenzero, oppure di pomodoro, sedano e pepe nero.

Le combinazioni alimentari: come combattere ritenzione e cellulite

Glutei e cosce sono le sue zone preferite.

Gradita, gradevole e benvenuta come una visita a sorpresa della suocera.

Sì, sto parlando della cellulite, eterno nemico di noi donne; da molte considerata una inevitabile compagna di vita.

La verità è che anche la “buccia d’arancia” si può contrastare con la giusta alimentazione. In particolare ci vengono in aiuto i primi tre principi dei Buonissimi 7: verdure in abbondanza, spezie ed erbe al posto del sale, giusta combinazione dei cibi.

Se impari ad applicare questi tre principi, contrasti il ristagno dei liquidi e favorisci l’eliminazione di scorie e tossine, i principali responsabili della cellulite.

Vediamo nello specifico quali verdure sono più adatte allo scopo, e con quali abbinamenti.

Verdure drenanti. ottime sia singolarmente, sia insieme in una gustosa insalata, sono particolarmente indicate per eliminare i liquidi stagnanti nei tessuti sottocutanei. Le più comuni sono le cipolle, i vari tipi di insalata, e gli ortaggi come asparagi, barbabietole, carciofi, carote, zucchine, spinaci, cavolfiori, finocchi e peperoni (soprattutto quelli rossi). L’abbinamento ideale è con i cereali, meglio integrali, possibilmente a pranzo. Quindi via libera a vellutate con crostini, e a riso o pasta con asparagi, zucchine o carciofi. Con un po’ di fantasia, si possono fare anche originali bruschette.

Frutta e verdura che stimolano la microcircolazione. Drenare non basta. Nella nostra battaglia contro la cellulite dobbiamo anche stimolare la circolazione, in particolare il microcircolo sanguigno. Le nostre alleate più forti ed efficaci sono verdura e frutta ricche di flavonoidi, quelle di colore violaceo. Quindi non facciamoci mancare melanzane e cavolo nero, al forno o alla griglia (no: la parmigiana di melanzane fritte non va bene); sono ideali da abbinare alle proteine, sia carne che pesce. Per i nostri spuntini o merende, cerchiamo di usare il più possibile frutti rossi come lamponi, mirtilli, e ciliegie. Molto utile anche la frutta acida, agrumi in testa, ricca di vitamina c, che favorisce la produzione di collagene. Puoi usarla in cucina abbinata anch’essa a carne o pesce.

Salmone agli agrumi e pepe rosa

A tal proposito ecco una delle mie ricette preferite: trancio di salmone, cotto in una padella antiaderente con il solo succo di limone e arancia, arricchito da aneto, pepe rosso e uno spicchio d’aglio.

Ancora una volta il benessere a tavola arriva con cibi comuni e ricette semplici.

Perché le uniche cose che contano sono la costanza e la consapevolezza con cui porti avanti queste abitudini, le uniche che ti permettono di mantenere i risultati di una sana alimentazione.

Integrazione e sport: un mito da sfatare.

Perché dovresti integrare anche se non pratichi attività agonistica.

Ma tu sei un’atleta! Io vengo in palestra solo per fare un po’ di attività fisica..per rimettermi un po’ in forma..”

Dopo quattro anni di palestra – per me un record assoluto – non ho ancora capito quale sia il nesso tra un allenamento serio e l’essere dei professionisti dello sport.

Premessa importante: io NON sono un’atleta professionista, e non lo sono mai stata. Mi è sempre piaciuto fare sport, ne ho praticati parecchi,  faccio gite più o meno lunghe in bicicletta. Ma non sono una professionista.

Eppure questa è una convinzione che hanno molte in palestra, semplicemente perché uso due integratori: uno durante gli esercizi e uno subito dopo.

Per un motivo che ancora non conosco, c’è questo assioma:

usare integratori = prestazione agonistica.

Forse lo pensi anche a tu. Forse ti sei ritrovata a dire cose come queste

No, a me non serve avere la giusta energia durante gli esercizi.”

“Non mi serve recuperare.”

È normale se mi fanno male i muscoli”

TANTO NON DEVO FARE NESSUNA GARA”

Ci Piace Stare Bene integratori e sport

Ti dico una cosa: nemmeno io devo fare una gara. Ma esattamente come te, quando torno a casa la sera dopo la palestra, ho una casa da sistemare, una cena da preparare, un bucato da stirare.

E moltissime di noi hanno un coniuge da abbracciare, un figlio da ascoltare, una famiglia di cui occuparsi.

Ed è molto più impegnativo di una gara sportiva, non credi?

È vero: non dobbiamo partecipare ad una competizione sportiva.

Ma abbiamo una famiglia, degli amici, delle passioni a cui non possiamo rinunciare perché siamo distrutte dopo la palestra.

E abbiamo preso un impegno con noi stesse: rimetterci in forma, piacerci di più, stare meglio.

Ormai ho perso il conto delle persone che mi dicono: “mi sono iscritta tante volte in palestra, ma dopo un po’ ho smesso di andarci”.

Perché a nessuna piace tornare a casa sempre distrutta,  dolorante, senza vedere i risultati. E allora, dopo tre, quattro, magari cinque settimane, andare in palestra diventa un peso. La fatica ha vinto sull’entusiasmo iniziale, e l’impegno imprevisto, il brutto tempo, diventano ottimi motivi per rimanere a casa.

 C’è una cosa molto importante che ho imparato in tanti anni di sport e che oggi voglio condividere con te.

L’attività fisica è gioia di muoversi, di avere consapevolezza del proprio corpo, di darsi e raggiungere obiettivi fattibili. È divertimento e piacere di volersi bene. 

E non ha nulla a che fare con il dolore e il sacrificio.

Certo, un po’ di stanchezza ci sta, ma se ogni volta che fai esercizio finisci con visioni mistiche e il fiato corto, non è una questione di essere fuori allenamento, né una questione di volontà.

L’unico motivo per cui usciamo distrutte dalla palestra è che siamo senza benzina.

Abbiamo fatto gli esercizi con il serbatoio semi vuoto, praticamente in riserva. Il nostro corpo arranca e funziona male solo per questo motivo.

Pensaci: credi davvero che il professionista che ha preparato la tua scheda di esercizi, non abbia tenuto conto del tuo essere fuori allenamento? O che ti abbia lasciato eseguire una serie di movimenti sbagliati senza correggerti?

No, certo.

Quindi il problema non è l’essere fuori allenamento o poco pratiche di sport (ribadisco: ci sta essere stanche, ma NON essere distrutte).

Il problema è che abbiamo il serbatoio vuoto.

Se saliamo in macchina senza fare benzina, di sicuro non andiamo molto lontano.

E se mettiamo il carburante sbagliato, come minimo distruggiamo la macchina.

E se non facciamo rifornimento durante il viaggio, ci fermiamo a metà strada.

Ecco perché io uso gli integratori: non voglio fermarmi a metà strada, non voglio inceppare il mio motore, e voglio essere costante negli allenamenti.

Ma soprattutto, voglio sentirmi bene anche dopo l’attività fisica, che non deve compromettere le altre attività della mia giornata.

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Le combinazioni Alimentari: le coppie vincenti

Nell’articolo precedente ti ho parlato dei falsi amici, quei cibi che da soli fanno bene, ma che abbinati annullano le loro proprietà benefiche, e appesantiscono la digestione.

Oggi vediamo invece quelle coppie che amplificano le proprietà benefiche dei cibi che le compongono, e che per questo vanno portate a tavola spesso.

Lenticchie e limone

Limone e legumi. Il limone permette di assimilare le vitamine del gruppo B dei legumi. Aggiungere succo di limone nella preparazione di zuppe o creme a base di ceci o lenticchie è quindi ottimo non solo per il sapore, ma anche per i benefici del piatto. Un altro risultato lo ottieni mettendo i legumi in ammollo per una notte in acqua e succo di limone: non solo assorbi meglio le vitamine del gruppo B, ma elimini i filati dei legumi (che riducono l’assorbimento dei sali minerali)

Pomodori e olio EVO. La mia coppia preferita. Un vero matrimonio perfetto quello tra i pomodori, crudi e cotti, con l’olio extravergine d’oliva, poiché il licopene dei pomodori è liposolubile, quindi ha bisogno di un grasso per essere meglio assorbito. L’olio è sufficiente in piccole quantità, e va aggiunto rigorosamente a crudo.

Pomodoro e olio EVO

Agrumi e verdure. la vitamina C degli agrumi favorisce l’assorbimento del ferro contenuto nei vegetali, in particolare bietole, cavoli, rucola, e spinaci. Non dimentichiamoci del ferro contenuto nella carne, motivo per cui è bene aggiungere del succo di limone al condimento che l’accompagna.

Insalata di rucola e arancia

Curcuma e pepe nero. Abbiamo visto con il secondo dei Buonissimi 7 le proprietà e i benefici di molte spezie. Fra le tante, questa coppia è tra le più efficaci perché tutte le proprietà benefiche della curcumina – antiossidante, antiage, abbassa il colesterolo, riduce l’assorbimento dei grassi – vengono attivate dal pepe nero. Particolarmente adatta a condire carote e zucca, perché favorisce l’assimilazione del betacarotene.

Curcuma e pepe nero

Erbe aromatiche e insalata. Non solo le spezie, ma anche le erbe aromatiche amplificano il potere antiossidante dei vegetali. Arricchire le insalate con rosmarino, salvia, maggiorana, origano, ti permette di aggiungere sapore facendo a meno del sale, e a contrastare l’effetto dei radicali liberi e l’invecchiamento cellulare.

Erbe aromatiche
Limone e the

Limone e the. L’azione antinvecchiamento delle catechine antiossidanti del the (soprattutto del the verde) vengono potenziate dalla vitamina C del limone. Quindi, è bene bere del buon the con una spruzzata di limone e non con il latte, che ne annulla i benefici.

Come i Falsi Amici dell’articolo precedente, anche queste coppie sono comuni, e probabilmente le hai già portate sulla tua tavola.

Come vedi, mangiare bene non ha bisogno di mirabolanti ricette e sconvolgenti cambiamenti, ma solo di un pizzico di attenzione, disciplina e consapevolezza in più.

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Combinazioni alimentari: i falsi amici a tavola

Il terzo principio dei Buonissimi 7 riguarda i giusti abbinamenti a tavola, e come l’accostamento dei cibi svolge un ruolo decisivo per il mantenimento dei risultati raggiunti con una sana alimentazione.

Facile a dirsi, più difficile da portare in tavola.

Esistono abbinamenti molto comuni e diffusi – e anche molto buoni – ma che sarebbe meglio evitare.

Si tratta in particolare di due tipi di coppie sbagliate: quelle che uniscono lo stesso macronutriente (carboidrati+carboidrati; proteine+proteine), e quelle che abbinano nutrienti che consumati insieme perdono le rispettive proprietà benefiche.

Io li chiamo Falsi Amici, perché presi singolarmente, questi cibi non fanno male, anzi.

E proprio per questo traggono in inganno: sottovalutando il potere dei giusti abbinamenti, non ci accorgiamo che queste coppie di fatto vanificano le nostre corrette scelte alimentari.

Vediamoli in dettaglio.

Pane e Pasta

Pane e pasta. A un piatto di pasta non bisogna far seguire (o precedere) pane, focaccine, e pizzette. L’eccesso di amidi e di lievito provocano pesantezza e gonfiore addominale. Inoltre possono causare alti livelli di glicemia e la conseguente produzione di insulina. Risultato: in breve tempo avrete di nuovo fame e voglia di altri carboidrati. un circolo vizioso da cui stare lontani.

Spezzatino e piselli. Sono entrambe proteine, una animale e una vegetale, quindi vanno consumati in momenti diversi, e con accostamenti diversi. La carne è bene accompagnarla alle verdure che contengono antiossidanti utili a bilanciare gli effetti delle tossine derivanti dal suo metabolismo. I legumi, invece, sono più ricchi di fibra, che tocca il suo massimo livello in abbinamento ai cereali (meglio integrali).

Spezzatino di manzo con piselli

Uova e spinaci. Sia in accompagnamento, sia come ripieno di una bella frittata o di una torta salata, gli spinaci sono ricchi di acido folico, e rallentano l’assorbimento del ferro contenuto nelle uova. Meglio scegliere altre verdure, come gli asparagi o le zucchine.

Uova e spinaci

Latte macchiato – caffelatte – cappuccinocaffè macchiato. Forse la coppia più diffusa e amata in assoluto (anche da me: adoro il latte macchiato), ma purtroppo tra le peggiori a tavola. Non piace al nostro stomaco né all’intestino: la caseina, la proteina del latte già difficile da digerire di per sé, quando si presenta insieme al caffè è ancora più difficile da scindere. Inoltre la caffeina aumenta la secrezione gastrica che interferisce con la digestione del latte. Una possibile soluzione è quella di usare il caffè d’orzo.

Latte Macchiato
Latte e cacao

Latte e cacao. Anche nella sua variante con il cacao il latte non va bene. Le sue proprietà neutralizzano tutti i benefici dei polifenoli contenuti nel cacao.

Latte, cereali e spremuta d’arancia. Un abbinamento molto diffuso a colazione, il ciotolone di latte con cereali accompagnato da una fresca spremuta d’arancia. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad alimenti che da soli sono ottimi: latte e cereali (integrali e poveri di zuccheri) sono una coppia ricca di nutrienti salutari; la spremuta d’arancia, o il frutto intero (qualsiasi altro frutto intero) sono un’eccellente fonte d vitamine. Ma mangiati insieme nello stesso pasto, risultano dannosi per la digestione, si ostacolano a vicenda annullando tutti i loro benefici

Latte, cereali e spremuta

Certamente almeno una di queste coppie rientra tra le tue abitudini, e magari è anche uno dei tuoi cibi preferiti.

Come ho scritto, io amo il latte macchiato. E ti dico la verità: non l’ho eliminato completamente dalla mia alimentazione. L’ho certamente ridotto drasticamente, ma senza dimenticare che il cibo è anche una fonte di piacere, e soprattutto non è mai un nemico, ma sempre un alleato (sesto principio dei Buonissimi 7).

Quindi il mio consiglio è quello di considerare questi falsi amici come piccole coccole da concedersi con estrema moderazione, al pari di una bella frittura, o di una buona fetta di torta.

L’integrazione Alimentare: questa sconosciuta

Per molto tempo di integrazione alimentare non volevo sentire nemmeno parlare.

E non per mancanza di interesse: ero fermamente convinta che non servisse a nulla, certamente che non servisse a me. 

Per me, innamorata dello sport e del sentirsi in forma, vale da sempre questo assioma:

per stare bene e sentirsi belli e scattanti, bisogna fare attività fisica regolare e mangiare bene con piacere.

OGNI GIORNO.

Non esistono bacchette magiche né scorciatoie.

E proprio l’immagine di bacchette magiche e di scorciatoie è tutto quello che mi veniva in mente quando vedevo quelle martellanti pubblicità del tipo:

“Stanco e spossato? Prendi XYZ e riparti alla grande! – chiedilo al tuo farmacista!”

“Perdere peso subito e senza fatica? Ecco XYZ che ti fa perdere i kili di troppo in sole 2 settimane!”

Purtroppo ancora oggi questi messaggi sono tutto quello a cui molti associano il concetto di integrazione alimentare, perché questi messaggi sono praticamente gli unici che dominano i canali di comunicazione, dalla tv ai social.

E la conseguenza è che molti buttano via soldi (e salute) nella vana speranza di risolvere i loro problemi con il beverone o la pastiglietta di turno.

Altri invece – come te e me che sappiamo che stare bene è una questione di sane abitudini quotidiane – stanno lontane dagli integratori fermandosi alle apparenze pubblicitarie.

Qualche anno fa, io ho avuto la fortuna di poter andare oltre queste apparenze, e scoprire negli integratori alimentari nuovi preziosi alleati per mantenere il mio benessere.

È accaduto quando ho deciso di dedicarmi al benessere e creare il progetto Ci Piace Stare Bene: ho dovuto studiare e approfondire diversi temi, alimentazione e integrazione alimentare compresi; e questo mi ha permesso di sfatare molti miti.

Ho capito che l’idea di integrazione alimentare = scorciatoia è SBAGLIATA perché si fonda su informazioni scarse e limitate.

Pensaci bene: che cosa sai davvero dell’integrazione alimentare?

Di fatto le uniche informazioni che abbiamo sono quelle che ci propina la pubblicità martellante delle pastiglie e pastigliette miracolose che ti fanno ripartire alla grande in 3 secondi.

O dei beveroni brucia-ciccia che ti fanno tornare in forma in 5 giorni senza fatica.

In questi anni mi sono resa conto che troppi di noi sono ancora fermi a queste apparenze, ai questi concetti di aiutino miracoloso, che gioca sulla debolezza e pigrizia delle persone al solo scopo di fare soldi facili e veloci.

Ecco perché ho voluto dedicare agli integratori una sezione specifica del Blog: per dare anche a te l’opportunità di andare oltre e scoprire i vantaggi di una consapevole integrazione alimentare.

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Per prima cosa, voglio ribadire un concetto: non esistono scorciatoie.

Non possiamo mangiare tutte le schifezze del Pianeta Terra, vegetare sul divano, fare continuamente le ore piccole, e poi prendere la pastiglietta miracolosa che ci fa tornare in forma in 7 giorni senza sforzo.

Non possiamo farlo semplicemente perché quella pastiglietta NON ESISTE. Punto.

Perché la vera integrazione alimentare rinforza e amplifica le buone scelte alimentari e sportive di chi, come me e te, stanno bene e vogliono continuare a stare bene.

Forse stai pensando:”Uhm…mangiar sano mi ha fatto bene fino ad oggi…”

Ne ero convintissima anch’io, e non c’è nulla di sbagliato in questo.

Ma ho scoperto che nonostante una buona alimentazione, e una regolare attività sportiva, piano piano iniziamo a perdere colpi.

Ti faccio un esempio personale.

Fino a 30 anni i miei tempi di recupero erano eccellenti: ogni settimana potevo tranquillamente fare cinque ore di danza sportiva, due ore di nuoto e andare a sciare la domenica.

Poi qualcosa è cambiato.

Il mio corpo non rispondeva più così brillantemente come aveva fatto fino a quel momento. Il lunedì ero dolorante, e ancora il martedì sera faticavo a seguire il ritmo delle lezioni di danza.

Che cosa era successo? Non avevo cambiato alimentazione, ma avevo il fiato corto e fastidi muscolari nonostante fossi allenata.

Perché?

Semplice: è passato il tempo.

Il tempo passa, e mentre passa logora il corpo e i muscoli a poco poco.

Ecco perché ti dico che il cibo da solo non basta: per continuare a stare bene nonostante il tempo che passa bisogna integrare, integrare in modo serio.

Già, integrare in modo serio, ma come?

Il primo passo è sicuramente quello della consapevolezza: capire che l’integrazione alimentare non ha nulla a che vedere con i rimedi miracolosi che fanno tornare in forma in 7 giorni senza sforzo.

E non è neppure una forma di medicina naturale o omeopatica.

L’integrazione alimentare seria è una di quelle sane abitudini quotidiane che permettono stare bene nonostante il passare del tempo.

Lo so, sembra banale, ma il in realtà è il motivo principale per cui molti – troppi – stanno alla larga dagli integratori.

Come ti ho già scritto, il problema non sta negli integratori alimentari in sé, bensì nel modo in cui vengono proposti nella stragrande maggioranza dei casi.

In questa sezione del Blog ho deciso di condividere informazioni concrete e soprattutto testimonianze affinché anche tu possa scoprire tutti i benefici di un’integrazione efficace, che funziona, e che non c’entra assolutamente nulla con quella che ci propina la pubblicità.

Quindi iscriviti al Blog per non perderti le prossime pubblicazioni!

Perché stare bene è il risultato di scelte consapevoli, e la consapevolezza nasce dalla conoscenza.

Ci piace conoscere. Ci piace stare bene.